Asia

Alla scoperta della terra del sorriso: la Thailandia

Siete pronti per scoprire il nostro itinerario di due settimane in giro per la Thailandia?

Let’s go!

Partiamo con alcune informazioni su questo magnifico paese.

La Thailandia fa parte del sud-est asiatico e si divide geograficamente in 6 grandi regioni. Ognuna di esse presenta un fascino unico e sono accomunate dalla tradizione e autenticità della cultura thailandese.

Il territorio si estende longitudinalmente ed è attraversato da diverse fasce climatiche. In generale, il clima thailandese è di tipo tropicale monsonico ed è caratterizzato da tre stagioni principali: la stagione secca (da novembre a febbraio), in cui le ore di sole sono maggiori e le piogge sono scarse; la stagione umida (da marzo a maggio), durante la quale il clima è molto caldo; e la stagione delle piogge (da maggio a ottobre), caratterizzata da piogge abbondanti. Prima di partire, vi consiglio di informarvi bene sul clima della regione in cui decidete di andare, poiché esso può variare a seconda della sua posizione geografica.

Il 95% della popolazione è buddista, per cui l’intera cultura thailandese è influenzata dal buddismo. Ad esempio, il popolo thai  segue il calendario buddista, in cui l’anno zero corrisponde all’anno della morte del Buddha, avvenuta 543 anni a.C. Di conseguenza, oggi in Thailandia siamo nell’anno 2566!
Dietro ogni angolo si nascondono magnifici templi colorati, dove è possibile incontrare dei monaci buddisti e scambiare qualche parola con loro attraverso le “monk chats”. 

Grazie anche allo stile di vita basato sulla filosofia buddista, i thailandesi sono molto tolleranti e cordiali verso il prossimo.
Dovete sapere che la Thailandia è soprannominata anche “Terra del Sorriso“, e non è un caso. Ciò che mi ha affascinato di più in questo viaggio è stata proprio la gentilezza e l’accoglienza calorosa del popolo thai.


Itinerario del viaggio:

1. Ao Nang (provincia di Krabi) – 2 giorni

2. Koh Samui – 3 giorni

3. Chiang Mai – 4 giorni

4. Bangkok – 4 giorni


Ao Nang

Abbiamo deciso di iniziare il nostro itinerario da questa città nella provincia di Krabi, dove abbiamo soggiornato 2 notti. Ne abbiamo approfittato per riposarci dopo il lungo viaggio in aereo e per abituarci piano piano al clima tropicale.

La “città” è molto piccola; infatti, c’è un’unica “grande” strada ai cui lati vi sono molti negozi di souvenir, ristoranti e bar, fino ad arrivare a un lungo mare che costeggia la vasta spiaggia. (Aneddoto: abbiamo chiesto alla reception dell’hotel se avevano una mappa di Ao Nang e ci hanno risposto sorridendo e in modo molto cordiale: “Non c’è bisogno di una mappa, c’è una sola strada, è impossibile perdersi!”)

Avevamo un solo giorno per visitare la zona e abbiamo deciso di dedicarlo a una passeggiata rilassante sulla spiaggia e al Monkey Trail!
Quest’ultimo è un percorso che collega due baie, passando attraverso una fitta vegetazione e dove è possibile incontrare da vicino delle scimmie selvatiche. È stata sicuramente una delle esperienze più belle ad Ao Nang. (Attenzione: anche se breve, il Monkey Trail può essere abbastanza faticoso perché è in salita e in alcuni punti ci sono dei gradini molto alti.)
Non avevamo mai visto le scimmie così da vicino e per di più nel loro ambiente naturale. Siamo stati fortunati perché non erano per niente aggressive, passeggiavano accanto a noi senza reclamare cibo e si lasciavano fotografare a pochi cm di distanza senza alcuna paura.

Durante il soggiorno ad Ao Nang, abbiamo deciso di fare un’escursione organizzata di un giorno per visitare le isole Phi Phi, un piccolo arcipelago formato da due grandi isole, bagnate da acque turchesi, dove è possibile fare snorkeling per ammirare i coralli e la colorata flora e fauna tropicale.


Koh Samui

Dopo questo primo assaggio di Thailandia, ci siamo spostati (prima in van e poi in traghetto) verso est per raggiungere l’isola di Koh Samui. Quest’ultima si trova nel Golfo della Thailandia ed è nota per le sue spiagge da cartolina, le cascate e l’atmosfera festiva che si trova nei vari villaggi.
Vi consiglio di girarla in scooter (in bicicletta è possibile, ma più faticoso, dato che spesso si devono affrontare ripide salite) o in macchina, per ammirare tutti gli scorci, fare il giro delle spiagge e soprattutto per fare escursioni nel cuore della foresta tropicale. Ci siamo ritrovati spesso davanti a magnifiche cascate e a paesaggi incantati che avevo visto solo nei film di fantascienza, come il Magic Garden.


Chiang Mai

Questa città mi è rimasta nel cuore per tanti motivi: i mercati notturni e lo street food, la musica live, le persone che abbiamo incontrato, la cultura e le tradizioni che si respirano in ogni strada. Chiang Mai celebra il suo passato glorioso in ogni suo angolo e resta in continua evoluzione, rivolgendo il suo sguardo verso il futuro: nuove infrastrutture e soluzioni innovative convivono con costruzioni e pezzi di storia di una città eterna.

Durante il soggiorno a Chiang Mai, ne abbiamo approfittato per visitare un Santuario degli elefanti (una delle esperienze più belle della mia vita). Abbiamo optato per il Maerim Elephant Sanctuary dove abbiamo fatto la conoscenza di 5 magnifici elefanti asiatici.


Bangkok

Bangkok, la capitale della Thailandia, è il fulcro delle principali attività politiche, economiche e sociali del paese. Con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti, Bangkok è una delle più grandi metropoli del mondo, dove gli opposti convivono in modo pacifico: il caos delle grandi strade si mescola con i silenziosi parchi, e gli immensi grattacieli si ergono non lontano dagli antichi templi buddisti.
Bangkok offre un’ampia gamma di itinerari, in grado di soddisfare qualunque visitatore: dagli antichi templi tradizionali per immergersi nella cultura buddista, ai mercati galleggianti, agli enormi centri commerciali. La città è ben collegata ed è possibile muoversi facilmente in metropolitana o in autobus. Noi abbiamo deciso di noleggiare ancora una volta uno scooter. Un’esperienza che sconsiglio a chiunque tenga alla propria salute mentale e fisica, poiché può rivelarsi molto pericolosa, anche per i più esperti.


Viaggiare da sud a nord ci ha fatto amare ancora di più questo paese. Ovunque andassimo, c’era qualcosa da scoprire, nuovi piatti da gustare, nuove persone da incontrare e un’atmosfera rilassante, ma che allo stesso tempo ci stravolgeva l’anima.

Ci sentivamo, per qualche strana ragione, come a casa in ogni luogo; ogni qualvolta lasciavamo un posto, eravamo invasi da un leggero sentimento di tristezza, perché sapevamo che un capitolo si stava chiudendo, anche se la storia non era finita.

Per concludere, questo viaggio ci ha aperto gli occhi su una cultura ricca di storia e tradizioni, su una varietà di paesaggi naturali e architettonici, su una gastronomia semplice ma al tempo stesso vivace e saporita. Insomma, la Thailandia è un paese stupendo sotto ogni punto di vista, dove ci si sente fin da subito sereni e in pace con se stessi.

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