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Ludovico Einaudi in concerto a Parigi

Vedere Ludovico Einaudi in concerto è stato un sogno che si realizza, e come ciliegina sulla torta eravamo in prima fila! (Era proprio davanti a me, potevo perfino vedere le sue mani e la dolcezza con cui accarezzava il pianoforte).

Spente le luci, il silenzio cala nella salle Pleyel, non un solo rumore… un solo suono…
Qualche istante dopo, in quel silenzio quasi glaciale, come se non ci fosse più nessuno, l’artista, con passo cauto, si posiziona dinnanzi al suo pianoforte. Ed è nell’istante in cui sfiora la prima nota, che la magia ha inizio….
In quel momento Einaudi ci ha dato accesso al suo mondo e ci ha avvolti in un tornado di emozioni.
Era come se non ci fosse più niente intorno a me, sono entrata in un stato di estasi, ipnotizzata da quella melodia, da quelle note così potenti. Eravamo rimasti solo io, il pianoforte e la musica, e non avrei voluto essere in nessun altro posto al mondo.

Un vuoto allo stomaco… Gli occhi lucidi nei quali rifletteva quel pianoforte, quella figura che era diventata quasi irreale… E un insieme di emozioni forti tutte diverse tra loro in un breve lasso di tempo…
Ho smesso di respirare, di muovermi, di pensare, non sentivo più il mio corpo… Ho lasciato che quelle potenti melodie entrassero in me, nel mio cuore, nella mia anima, ero in perfetta armonia con me stessa e con la musica.

Quando sono entrati in scena gli altri musicisti le emozioni sono diventate ancora più forti… Ognuno di loro era nella sua bolla, un tutt’uno con il proprio strumento, eppure ogni nota aveva il suo posto e partecipava alla creazione di qualcosa di più grande.Insieme erano come un devastante tsunami che con immense onde invadeva la sala e ci lasciava col fiato sospeso…

Un’esperienza che non dimenticherò e che ho deciso di condividere con voi 🙂

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